Dieci anni. Modern Family ci ha accompagnato dal 2010 a oggi e ci ha raccontato con leggerezza e ironia che cos’è la famiglia — ma famiglia nel senso più ampio possibile.
Non seguo questa serie dalla sua nascita e nemmeno mi ricordo come mi ci sono imbattuta, probabilmente l’hanno passata un pomeriggio in televisione e ho cominciato a spizzicare puntate. Poi l’ho iniziata dal primo episodio e l’ho seguita tutta. Modern Family è una di quelle serie che riguardo sempre quando sono di cattivo umore e voglio svagarmi o quando sono a pranzo da sola e non mi va di mangiare in silenzio — scelgo un episodio a caso e via.

Modern Family è la storia di una grande famiglia: Claire e Phil sono sposati e hanno tre figli, Haley, Alex e Luke. Mitch e Cam sono una coppia omosessuale che ha adottato una bambina asiatica, Lily. Jay è il padre di Claire e Mitch ed è sposato in secondo matrimonio con Gloria, una giovane colombiana che ha un figlio ragazzino da un matrimonio precedente, Manny, e che avrà con Jay un secondo figlio, Joe.
La serie racconta aneddoti di vita di questa famiglia e accompagna tutti i suoi membri attraverso i cambiamenti che le loro vite subiscono negli anni. Il punto forte, secondo me, è che possiamo immedesimarci un po’ in ciascuno dei personaggi e soprattutto che la narrazione prende gli stereotipi sulla famiglia moderna e non li ribalta, bensì li ricalca e ci scherza su distruggendoli implicitamente con ironia.

I personaggi hanno caratteristiche precise che li contraddistinguono, ma sono tridimensionali e veri. Phil, ad esempio, è il mio spirito guida: nel tentativo di fare la cosa migliore per tutti fa sempre casini; la moglie Claire, per contro, è ossessionata dall’ordine. Cam è la Drama Queen per eccellenza, teatrale sotto ogni aspetto. Lily e Joe, i due più piccoli, sembrano essere nati adulti e sono caratterizzati da una sagacia semplicemente fantastica. Il rapporto che c’è fra Jay — il più anziano, l’uomo di un’altra generazione, tutto d’un pezzo — e il sensibile Manny è l’adattamento cinematografico del modo in cui io tratto mio fratello.
Cosa ci dice, quindi, Modern Family della famiglia?
Che è un’entità che respira, che si espande e si contrae proprio come un polmone — nascono nuovi amori e nuovi figli, la famiglia cambia sempre. Ci dice che è qualcosa che un po’ ci capita, ma un po’ possiamo scegliere noi. Che non è essere sempre d’accordo e non è nemmeno capirsi, ma è accettarsi nonostante tutte le diversità. Essere figli ed essere genitori vuol dire tantissime cose diverse in questa serie, dall’impartire consigli — Phil scrive addirittura un libro intitolato Phil’s-osophy — all’avere paura di sbagliare tutto, come Haley quando diventa madre.

Il finale (spoiler alert of course)
Nell’ultimo episodio di Modern Family tutti i membri della famiglia devono imboccare strade che li porteranno ad allontanarsi. Haley, Alex e Luke sono cresciuti e lasciano casa di Phil e Claire, che dopo venticinque anni di confusione devono affrontare il silenzio. Mitch e Cam si trasferiscono insieme a Lily e a Fox, il neonato che hanno appena adottato, in Missouri. Manny passerà un anno in Colombia, il suo paese natale.
È un finale di addii che non si vogliono dire e di lacrime non versate, in cui i personaggi si salutano fra loro e implicitamente salutano lo spettatore. È un finale che ci dice che la famiglia, nonostante le liti e i drammi, è casa, è amore ed è qualcosa da cui ci si può allontanare per moltissimi motivi, scelte o imposizioni, ma alla quale si può sempre tornare. Qualsiasi cosa sia ciò che intendiamo per famiglia.
Life is full of change, some big, some small. I learned a long time ago, you can fight it or you can try to make the best of it. And that’s all a lot easier if you’ve got people who love you helping you face whatever life throws at you. At least that’s what helps me sleep at night.
Jay